Secondo le ultime statistiche, relative al 29
febbraio 2012, nelle carceri italiane ci sono stati 13 suicidi e 30 morti. Le
morti sono dovute in genere a malori e arresti cardiocircolatori. In alcuni
casi sono provocate da droghe, alcool, psicofarmaci. Queste morti comprendono
anche i collassi causati da un eccesso di farmaci; dalle overdose da eroina e
dall’uso del gas delle bombolette.
Quando si verificano queste tragedie il “riserbo” degli operatori è
strettissimo. In pochi se la sentono di fare chiarezza sulle cause. Mentre le
persone che si tolgono la vita sono affette da malattie invalidanti e
ricoverati in Centri Clinici Penitenziari. Forse, però, anche il fatto di
raggruppare i detenuti in base al loro stato di salute, contribuisce alla
perdita della speranza da parte di queste persone. Quindi, in base a questi
risultati, è evidente che la maggior parte dei suicidi e delle morti avvengono
nelle carceri. Un esempio è testimoniato dalla morte di Stefano Cucchi, un
geometra italiano deceduto durante la custodia cautelare. Le cause della sua
morte sarebbero state il digiuno e la mancata assistenza medica.
Ilenia Pedone.
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