venerdì 23 marzo 2012

I valori dell'amicizia attualmente.



Attualmente l’amicizia ha perso molti dei suoi valori. E’ un sentimento che, sin dall’inizio della storia, è stato fondamentale nella vita dell’uomo; rende la vita più bella e poi, a chi non piace stare in compagnia?! Stare con gli amici è molto importante perché si impara a stare con gli altri e a socializzare nel migliore dei modi. Esistono amicizie molto forti, dove uno non può fare a meno dell’altro e viceversa; dove due amici si raccontano tutto perché si fidano cecamente della persona alla quale vanno a raccontare i loro problemi e le loro gioie.  Amicizie in cui ride uno, e ride l’altro; piange uno e piange l’altro; amicizie che si farebbe qualsiasi cosa per non farle finire e che riescono a superare anche i limiti dell’universo. Questa è amicizia, amicizia vera! Ma pensando alla realtà, quante amicizie così ci sono ora? Beh, direi proprio poche. Molte non possono nemmeno essere chiamate ‘amicizie’: persone che vanno a convenienza, che parlano alle spalle, che si fingono amicche solo per sfruttare gli altri ed ottenere qualcosa da loro. Questa è l’amicizia al mondo d’oggi. I suoi valori sono cambiati quasi del tutto, nulla ha più un senso, purtroppo. Siamo passati da un estremo all’altro, le persone non sono più sincere, non c’è nessuno di cui fidarsi, questa è la verità, non c’è più nessuno che sia affidabile e onesto, nessuno!


Federica Amoroso

Facebook: un buon mezzo per fare amicizia?

Negli ultimi tempi Facebook è molto in voga. Creato dal giovane Marc Zuckerberg, è un social network di divertimento e di svago che serve soprattutto a fare amicizia e ‘parlare’ virtualmente con altre persone, del nostro paese o molto lontane, sempre gratuitamente.
È aperto a tutte le fasce d’età , soprattutto agli adolescenti, dai 13 ai 20 anni.
Lo scopo fondamentale di Facebook, su cui sono iscritti circa 5 milioni di persone, è quello di far fare amicizia. Infatti tutte le persone iscritte richiedono l’amicizia ad altre persone, che siano amici o sconosciuti, per poter condividere con loro le applicazioni che il social network ha al suo internocomprende (giochi, link, foto, notifiche, pubblicazioni, inviti ecc..).

Un fattore importante è l’amicizia virtuale con le persone sconosciute.  Si può richiedere l’amicizia a persone che non si conoscono, che siano del proprio paese o no, vicine o lontane.  

L’amicizia su questo social network, certamente, non si può definire importante come l’amicizia vissuta realmente con le persone vicine a noi e che vediamo ogni giorno , e quindi ha i suoi pro e i suoi contro.
La prima cosa positiva  è che Facebook, dopo tutto, è un social network che serve per socializzare e per tenersi in contatto anche a distanza con le persone più care.
È vero che l’amicizia su Facebook non può essere considerata importante come quella che viene costruita realmente, ma se due persone si impegnano, seppur dietro un computer, possono benissimo avere un rapporto solido e sereno.
Ma l’amicizia su questo social network ha anche i suoi effetti negativi.
Infatti bisogna sempre stare attenti e non  abbassare mai la guardia, perché non si può mai sapere chi si nasconde dietro a una foto, magari di una bella ragazza.
Per questo motivo non bisogna mai fidarsi di nessuno e tenere sempre moderati rapporti con le persone sconosciute, per evitare varie trappole e truffe.

Francesca Marzo
  

venerdì 16 marzo 2012

Attenzione alla postura e alle radiazioni!


Noi ragazzi forse non sappiamo che stando per lungo tempo al computer corriamo il rischio di gravi problemi di salute e anche il rischio di danni fisici. Il computer favorisce l’adozione di posture sbagliate: schiena e collo incurvati, testa piegata in avanti, corpo rannicchiato, posizioni innaturali di braccia, polsi e mani.
Tutto ciò può favorire lo sviluppo di anomalie posturali non correggibili.
Non solo il  computer, ma anche il cellulare è estremamente dannoso per la nostra salute. Questi strumenti emettono radiazioni elettromagnetiche ad alta potenza che interferiscono con il DNA delle cellule e con il loro meccanismo di riparazione. L’effetto più grave lo subisce il cervello: l’Università di Washington ha dimostrato che piccole dosi ripetute di radiazioni si accumulano e provocano lesioni ai tessuti.
PC e cellulare sono gli oggetti che usiamo più spesso, ma bisogna considerare anche altri oggetti di uso quotidiano che trasmettono radiazioni.
La Motorola, per esempio, sconsigliava di puntare il cellulare sulle zone delicate del corpo, come, ad esempio, il cuore e gli organi vitali in genere. Nel ’93 l’industria delle telecomunicazioni ha investito 25 milioni di dollari in una serie di ricerche per dimostrare che i cellulari  non sono dannosi, ma di tutto ciò non sentiremo mai parlare, perché le ricerche dimostrano proprio il contrario.
In poche parole questi oggetti, nonostante la loro utilità, ci rovinano la salute. Per evitare questi gravi danni, quindi, dobbiamo cercare di usarli di meno, nei modi e nei momenti più opportuni.

Annachiara Branca
Annachiara De Marco
dette "le Annechiare"

LA MAFIA MINORILE


Che cos’è la mafia e chi sono i mafiosi?
Mafia si può definire il senso misterioso della paura che l’uomo famoso per aver commesso delitti o per la sua forza brutale fa sentire sui deboli. Ma tutto ciò non è affatto  invincibile. E’ un fenomeno umano che ha un principio, una sua evoluzione e quindi avrà anche una fine.
Mafia è un termine diffuso con cui ci si riferisce ad una particolare tipologia di organizzazioni criminali e inizialmente veniva utilizzato per indicare un'organizzazione criminale originaria della Sicilia.
Oggi sui giornali, accendendo la televisione, nei discorsi con vicini, non si fa altro che parlare di mafia minorile. Negli ultimi 5 anni, infatti, il fenomeno è raddoppiato: sono stati ventimila i ragazzi denunciati per delitti. Oggi questi comportamenti scaturiscono dall’uso di droga, con le sue conseguenze.
L’uso della droga si è esteso in maniera impressionante e a farne le spese sono, soprattutto, i giovanissimi, che spesso si avvicinano alla droga per sfuggire dal vuoto interiore, non essendo in grado di reagire alle delusioni sofferte sul piano delle loro più sentite aspirazioni e alla crisi dell’attuale società. Per questi problemi in molti  ricorrono anche all’alcool, i cui effetti sull’ organismo umano sono noti: esso non agisce negativamente solo nei confronti dell’apparato digerente, ma su quasi tutto il corpo.
Questi fenomeni conducono i giovani alla criminalità, all’arroganza e a tutto ciò che noi sentiamo dai tg. Tutti gli articoli che leggiamo e che ci fanno rimanere allibiti parlano proprio di queste cose; qualche giorno fa sfogliando il quotidiano della mia provincia ho letto un articolo che parlava di un ragazzo che, dopo aver passato una nottata nella discoteca del paese, ha bruciato l’auto del suo amico. Trovata la bottiglia di benzina, il ragazzo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Lecce, condannato ad una pena di 4 anni.

Annachiara Branca
Annachiara De Marco

La separazione delle famiglie.


La separazione coniugale è un evento sempre più diffuso e con il quale una molteplicità di bambini si confronta ogni giorno. I dati statistici ricavati dalle indagini ISTAT sul territorio italiano mostrano un aumento che diventa anno dopo anno sempre più consistente.
“Separazione” significa non solo distacco di due persone che stanno insieme, ma anche cambiamenti all'interno del nucleo familiare. Infatti la separazione coniugale comporta rapporti "motivati" da un organo esterno, il Tribunale.
La separazione delle famiglie non è un fenomeno che interessa tanto i genitori, quanto i bambini che ne risentono talmente tanto che alla fine sono vittime di malattie. Sarebbe bene che tutte le famiglie cercassero di vivere in un clima di tranquillità e pace

Alessia Dongiovanni

L'inquinamento della Puglia


L’inquinamento in Puglia è più frequente nelle zone di Taranto e Brindisi.  In queste due città si producono il 30% di diossina, 36 milioni di tonnellate di gas e molte sostanze tossiche. È stato scoperto che le centrali termoelettriche e nucleari inquinano: la centrale termoelettrica di Brindisi, ad esempio, si è rilevata una delle centrali più pericolose per l’ambiente. La centrale di Brindisi è una centrale a carbone, situata nella zona industriale, non lontano dal porto dove attaccano le grandi carboniere e petroliere. Sin dalla sua costruzione, risalente al 1964, la centrale è stata soggetta a continui lavori di ampliamento. Attualmente al suo interno sono in esercizio solo due unità su quattro.  Una parte della centrale sarà sostituita da un impianto a ciclo combinato.

Martina e Angela 

Il “monumento” più importante di tutta la Puglia

Alzate la testa, oh voi salentini! Ma lo sapevate che uno dei tantissimi, meravigliosi pregi di questa terra piena di storia è la Quercia Vallonea? Ebbene sì, si trova sulla strada che unisce Tricase a Tricase Porto, ed è molto ma molto vecchia (infatti ha ben 700 anni di vita!!!).  Da moltissimi anni ormai è uno dei tanti itinerari percorsi  dai turisti e curiosi, grazie al suo tronco enorme (4,25 m di circonferenza) e alla sua chioma folta (che fa ombra su ben 700 m2 di terreno).
Si dice che molti secoli fa quest’albero abbia offerto ombra a Federico II e alla sua corte (e infatti prende anche il nome di quercia dei cento cavalieri).
Questo magnifico albero non è il più vecchio del Salento, ma quello piantato nel periodo più interessante, cioè nel XII secolo (l’anno in cui vissero Federico II e Corradino di Svevia) e nel periodo in cui vennero realizzati i monumenti più importanti come Castel del Monte, la reggia di Trani e di Barletta.
Alessia Massaro

La fine delle persone in carcere.


Secondo le ultime statistiche, relative al 29 febbraio 2012, nelle carceri italiane ci sono stati 13 suicidi e 30 morti. Le morti sono dovute in genere a malori e arresti cardiocircolatori. In alcuni casi sono provocate da droghe, alcool, psicofarmaci. Queste morti comprendono anche i collassi causati da un eccesso di farmaci; dalle overdose da eroina e dall’uso  del gas delle bombolette. Quando si verificano queste tragedie il “riserbo” degli operatori è strettissimo. In pochi se la sentono di fare chiarezza sulle cause. Mentre le persone che si tolgono la vita sono affette da malattie invalidanti e ricoverati in Centri Clinici Penitenziari. Forse, però, anche il fatto di raggruppare i detenuti in base al loro stato di salute, contribuisce alla perdita della speranza da parte di queste persone. Quindi, in base a questi risultati, è evidente che la maggior parte dei suicidi e delle morti avvengono nelle carceri. Un esempio è testimoniato dalla morte di Stefano Cucchi, un geometra italiano deceduto durante la custodia cautelare. Le cause della sua morte sarebbero state il digiuno e la mancata assistenza medica
                                                                                                                   Ilenia Pedone.

Il Bullismo


"Bullismo" è il termine che viene usato per indicare atti di violenza e di arroganza nei confronti delle persone considerate più ‘deboli’. Questo fenomeno è sempre più diffuso tra gli adolescenti di oggi e numerosissimi sono gli episodi di violenza che si verificano, soprattutto nelle scuole. Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto. Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere diviso in:
- bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci, spintoni, sputi o la molesta sessualmente;
- bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
- bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
- bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.

Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.

Anna Lucia Borrello

Anoressia Obesità e Bulimia


Anoressia e obesità sono delle malattie che purtroppo al giorno di oggi sono sempre più diffuse tra i giovani. Sono dei disturbi alimentari che cominciano a manifestarsi durante il periodo adolescenziale. Le ragazze sono sempre più soggette all’anoressia, perché si lasciano influenzare da commenti e insulti spiacevoli sul proprio fisico. Nella loro mente si sviluppa la paura di prendere peso, e loro stesse si convincono a rifiutare il cibo. L’ anoressia può persino portare alla morte, ma si può guarirne acquistando autostima e fiducia in sé.
A differenza dellanoressia, l’ obesità può manifestarsi ad ogni età tra ragazze, ragazzi, uomini e donne. Questa malattia, in genere, nasce da traumi psicologici. Talvolta le persone che soffrono di obesità mangiano per riempire dentro sé un vuoto di affetto, o per tristezza o solitudine. Per guarire dall’ obesità basta avere una grande forza di volontà, seguire una dieta e fare sport con regolarità. Un’ altra malattia molto diffusa è la bulimia, che è simile all’ anoressia. La sola differenza rispetto a quest'ultima è che i ragazzi bulimici non riescono a controllare il desiderio morboso di alimentarsi, e pentendosi di essersi ingozzati, adottano metodi drastici, come il vomito e l’ eccessivo movimento.
Le statistiche e i dati sull’anoressia e obesità e bulimia in Italia confermano che almeno il 3% della popolazione italiana soffre di disordini alimentari: oltre 200 mila donne e uomini in Italia sono colpiti da questo genere di disturbi.

Emanuela Zocco

I NO TAV continuano a denunciare l'alta velocità


Torino - 1 marzo 2012
Si riapre al traffico l’autostrada Torino-Bardonecchia (A-32), dopo i persistenti scontri della notte . La questura di Torino conferma un bilancio di 29 poliziotti e carabinieri feriti (18 poliziotti e 11 carabinieri),mentre 8 manifestanti dei NO TAV sono dovuti ricorrere a cure mediche. Il più grave tra questi ultimi è Luca Abbà: inseguito dalla polizia, è salito su un traliccio dell’alta tensione, da dove è caduto spaventosamente.
Luca ha subito ustioni da folgorazione e traumi per la caduta. Le sue condizioni, in un primo momento, sono apparse gravissime: il volo di 10 metri è avvenuto a causa del contatto con dei fili scoperti dell’alta tensione.
Secondo "Lannika web magazine", Luca non si è appeso volontariamente ai fili, come per altro aveva minacciato di fare poco prima alla radio.
Tra i feriti due volti noti della protesta NO TAV:  Alberto Perino e Nicoletta Dosio, rispettivamente 66enne militante del Prc e professoressa di italiano in pensione.
Alla base della protesta dei NO TAV c'è la convinzione che la linea ad alta velocità progettata in Val di Susa sia un opera inutile alla popolazione italiana ed europea e che sia qualcosa voluta da varie lobby che intravedono nel progetto la possibilità di ingenti profitti.
Piscopello Alessandra

Salento:"OPERAZIONE BAMBA"



Operazione Bamba  tra Salento e Svizzera:  un blitz che ha visto all’opera circa 150 carabinieri del Comando provinciale di Lecce, con la collaborazione dalle compagnie di Chiari e di Luino.
L'operazione ha portato all’esecuzione di ventisei ordinanze di custodia cautelare. A carico di tutti le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e traffico internazionale di armi e munizioni. I territori in cui l’organizzazione pare abbia esteso i suoi tentacoli sono quelli di Parabita, Matino, Tuglie, Alezio, Taviano, Scorrano, Taurisano e Collepasso.
L’operazione “Bamba” è il risultato di una lunga indagine diretta dai Carabinieri di Lecce , con la collaborazione della Compagnia di Casarano. I militari hanno monitorato con molta attenzione tutti i movimenti del clan. Già dal 15 Dicembre 2009 avevano in mano degli elementi che hanno poi portato all’arresto per detenzione abusiva e alterazioni di armi , presso la frontiera di Como- Brogeda tra Italia e Svizzera, di un sessantacinquenne di Tuglie residente in Svizzera. Fu un sequestro importante, che permise di far saltare  un omicidio.

Il colonnello Maurizio Ferla, comandante provinciale dei carabinieri di Lecce, ha dichiarato: "Si è trattato di una brillante operazione che dimostra, ancora una volta. la perfetta sinergia tra Procura e forze dell’ordine e che è frutto del lungo e approfondito lavoro sul campo dell’Arma, in particolare della compagnia di Casarano. Un risultato che ci ripaga di tanti sforzi e che sottolinea anche l’ importanza della  cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia". 

Morciano Francesca
Melcarne Sofia



LA DISLESSIA


La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che riguarda almeno il 5% della popolazione scolastica, eppure se ne parla ancora troppo poco e, soprattutto, poco si fa per individuare ed aiutare gli alunni con DSA.
I dislessici sono persone speciali ma non diverse dagli altri ,spesso hanno difficoltà a riconoscere la mano destra e la mano sinistra e mentre la maestra spiega si perdono nei loro pensieri. I dislessici hanno problemi a girare la chiave nel verso giusto, provano fastidio con i rumori forti, il mal di testa gli fa spesso compagnia , a scuola fanno molta fatica e devono lavorare molto di più dei loro compagni. Per loro è molto difficile imparare la sequenza dei mesi e copiare dalla lavagna,  imparare le tabelline,  leggere, imparare l’ orologio e le lingue straniere. 


Recentemente  attraverso alcune ricerche si è scoperto che i dislessici hanno un quoziente intellettivo più alto.Navigando su Youtube abbiamo raccolto la  testimonianza di un ragazzo dislessico che viene trattato come tutti gli altri ragazzi  dagli insegnanti. Questo ragazzo scrive :<< a me gli insegnanti dicono che  non mi sono impegnato abbastanza>>.  La dislessia non è una malattia contagiosa e tutti i bambini possono giocare con i ragazzi affetti da questo disturbo. Per loro basterebbe un po’ di pazienza e un po’ di tempo in più.


Colaci Alessandra            Quaranta Eleonora
               
                                                                                                                                                                                          

Al giorno d’oggi sempre più ragazzi truffati da amici in chat

Sempre più ragazzi, al giorno d’oggi,  fanno parte di siti come Facebook, e sempre più sono anche le persone (ragazzi o adulti) che cambiano i propri nomi e mettono foto di altri per richiedere l’amicizia a ragazze che, senza pensarci molto, l’accettano. 
Questo tipo di truffa è comunemente chiamata phishing, ovvero truffa telematica: proprio il fatto che Facebook sia un social network molto diffuso, facilita il lavoro dei ”falsi amici”, che possono ingannare molte più persone che con un altro tipo di social. In questo modo loro, abili con il computer, usano le password e gli stessi username delle persone ingannate per accedere ai loro pc e ai dati bancari. 
 Per non cadere in queste trappole basterebbe non inserire i propri dati nei link di banche e nei social, diffidare delle e-mail  dei messaggi scritti da sconosciuti, soprattutto se c’è scritto solo il loro nome, diffidare dai messaggi “ufficiali” e da quelli che parlano di vincite speciali ecc., e controllare sempre l’indirizzo e la url prima di cliccare un link in un messaggio tramite Facebook. Nelle amicizie, poi, non si devono mai accettare quelle delle persone che non conosciamo personalmente. E’ sempre consigliabile far accedere alle nostre informazioni solo coloro che fanno parte del nostro gruppo di amici, e nelle foto è meglio non mettere quelle dove ci sono bambini, per non correre pericoli. Si rischia davvero tanto, dunque state attenti alle vostre amicizie.


Giovanna Melcarne             

                                                                                                                                                   

E alla fine... trovammo il nome!

Dopo tante ricerche, abbiamo deciso: il nostro giornalino si chiamerà Navig@ando tra le idee.
Sarà uno spazio dove pubblicheremo tutti gli articoli prodotti durante il Pon. Voi lettori potrete lasciarci la vostra opinione su questo blog. A presto!